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USD/CAD

Sicuramente non possiamo dire di esserci annoiati la settimana scorsa; infatti dopo il movimento centrato nel cross che avevo evidenziato su USDCAD sia la banca centrale europea e sia la Federal Reserve ci hanno spiazzato cambiando la loro politica monetaria di lungo termine e quindi le previsioni future sui tassi d’ interesse e relativi  dati sulle stime di crescita; affermando che c’è stato un indebolimento generalizzato in ambo le zone.

Diciamo che dell’eurozona che i dati sulla crescita non fossero brillanti già lo sapevamo ma che si arrivasse addirittura a tagliare i futuri aumenti dei tassi di interesse, beh non se lo aspettava nessuno, anche perché è da parecchio tempo che la Bce sta iniettando denaro con il Quantitative Easing e tutti si aspettavano almeno un aumento per il 2019 che è stato smentito dal n1 della Bce Mario Draghi.

Vorrei ricordare che il mandato di Draghi decade a fine ottobre e che quindi il suo successore  potrebbe cambiare le carte in tavola con il nuovo mandato di novembre.

USA

Gli Usa d’altro canto hanno un’economia che sta andando a gonfie vele ma ci è bastato vedere l’aumento dei tassi della Fed di fine gennaio per farci capire che l’economia ormai è sorretta da dei bastoncini e che un un colpo di vento potrebbe far cadere il castello.

Pare che Powell influenzato anche dal presidente Trump se ne sia accorto. Infatti è stato proprio quest’ultimo a invitare la Fed a non alzare più i tassi per il 2019 e ad abbassarli facendo correre l’economia.

La Fed per il 2019 aveva previsto due  aumenti che poi come detto prima sono stati “bloccati da Trump” proprio per il veloce calo dei mercati di gennaio che hanno fatto partire dei campanelli d’allarme sulla solidità dell’economia Usa.

L’inflazione, d’altra parte, in ambo le zone vuole essere mantenuta intorno ai 2-2.5 punti anche se proprio Draghi non smentisce che si potrebbe andare anche oltre proprio per le esigenze che il mercato necessita.

Quindi ora che le carte sono state scoperte che si fa? La domanda sorge spontanea.

ANALISI

Andiamo ad analizzare i possibili cross del mercato valutario da monitorare per la settimana corrente.

Ripartiamo proprio da dove vi avevo lasciato quindi da USD/CAD:

Lo short della settimana scorsa a ridosso della zona che vi avevo segnato si poteva benissimo gestire come un “Calicetto Short” avendo più di una zona di target che appunto sarebbero andate tutte in profitto in quanto da come vediamo sul grafico daily sono stati rotti anche i minimi assoluti dei giorni precedenti dandoci la possibilità di entrare anche con una size per un’operatività short di lungo termine proprio per le politiche future della Fed dette prima.

CONSOLIDAMENTO

Dopo essere andati a target ora stiamo assistendo a un momento di consolidamento della zona prima di  ritracciare per poi continuare una fase di short, io infatti dopo un calo così forte mi aspetto una fase di accumulazione per un eventuale ritracciamento, quindi cercherò in questo cross un possibile long in contro trend al livello segnato  in area 1.31594.

Mi aspetto infatti che il dollaro torni a essere apprezzato per una breve fase per poi essere svalutato nuovamente.

Questo setup me lo aspetto in diversi cross proprio perché la repentina fase di notizie di mercoledì non ha dato al mercato la possibilità di assestarsi e consolidare la notizia.

Stessa cosa quindi anche su AUD/USD qui sotto il grafico a 4 ore dove vediamo che il prezzo sta ritestando una zona importante.

Ora vediamo se farà un fake-out rompendo i massimi per poi ritracciare.

Infatti nella zona evidenziata si può notare un calo del momentum rialzista e questa potrebbe appunto essere in inizio di  una fase di distribuzione prossima a un piccolo short.

Se andiamo sul grafico a 30 min (foto sopra) siamo dentro a una fase di trading-range che potrebbe essere rotta a ribasso proprio perché la notizia si sta oramai scontando e quindi i prezzi potrebbero riassorbire i movimenti precedenti o una parte di essi.

RICERCA LIVELLI POSSIBILI ENTRATE

Di fondamentale importanza in questi momenti del mercato è cercare delle zone/livelli di possibile resistenza se si vuole agire contro trend e andare alla ricerca di pattern di ingresso.

Se ora analizziamo EUR/USD vediamo che tutto quello detto in precedenza trova conferma anche sulla major per eccellenza (qui sotto il grafico)

Dopo un movimento impulsivo di un ABCD quasi senza correzione ora mi aspetto una leggera inversione in quell’area specificata proprio per i motivi detti in precedenza sugli altri grafici.

In queste fasi del mercato dove ci sono più notizie all’interno della stessa settimana e quindi incertezza sull’andamento dei prezzi, le valute che la fanno da padrona sono lo yen e il franco svizzero.

Infatti in quasi tutti i cross sono state apprezzate, segno che il mercato deve ancora mettere le idee in chiaro su che direzione prendere per i prossimi giorni dovuto a questo momento di incertezza/debolezza delle banche centrali sulle politiche da attuare che di certo non possono dare sicurezza agli investitori di medio lungo termine.

L’ago della bilancia si potrà vedere quindi  ad apertura mercati, dove si vedrà quale cross la farà da padrona sin dai primi giorni della settimana imponendo il trend di medio termine.

Curioso sarà vedere se il dollaro tirerà fuori i muscoli dopo questa fase di svalutazione o si lascerà deprezzare ancora per molto.

Restiamo in attesa degli svolgimenti e vi auguro un buon trading, alla prossima analisi.  

Michele Cervellin